martedì 15 dicembre 2015

meno figlia unica


ogni sera io e clara ci coricavamo prima della mezzanotte. ero ancora figlia unica e quello era per me il momento più intenso della giornata. lo aspettavo per tutto il giorno, mentre al mattino uscivo per andare alla bottega della signora elle, a riempirmi le narici dell'odore del pane e della pizza; mentre correvo nei vicoli e tornavo a casa appiccicata di aria e con i piedi tinti di sfumature di nocciola; e a merenda, quando mangiavo una fetta di pane con sopra un dito di crema al cioccolato e clara era fuori, a studiare.  

sembrava che non tornasse mai, che fosse così impegnata da non riuscire a far parte dei miei giochi. avrei preferito mezza fetta di pane e cioccolato, ma clara lì con me a raccontarmi le sue storie da grande. poi arrivava la sera e cenavamo tutti insieme nel salone con la tivù accesa su giallo sera. arrivava poi l'immancabile necessità di andare in bagno, su, al piano di sopra. sopra alle scale buie e alle finestre aperte sulla collina nera. il tempo di accendere le luci delle scale, correre in bagno e riscendere col fiatone e la paura delle ombre nere dietro.   

il mio piccolo letto pieghevole era attaccato al letto di legno di clara, appena prima della libreria e della finestra. era il nostro momento delle confessioni, quello, del resoconto delle giornate, del significato da dare alle cose, che lei abilmente e con saggezza mi insegnava, e pure il momento delle preghiere. allora lei si inginocchiava in cima al letto, chiudeva il petto sulle ginocchia, poggiava i gomiti e lasciava le braccia a giacere sul cuscino. io la osservavo con curiosità, pronta ad infilarmi nella sua stessa bizzarra posizione. io avrei preferito restare a guardare il soffitto, immaginarci il cielo e gli angeli fermi in ascolto, ma avevo paura di dispiacerle. pregavamo insieme io e clara e poi spegnevamo la luce, per continuare a parlare e ad immaginarci le cose.  

mi sentivo meno figlia unica, meno impaurita, meno sola, appena un po' meno solitaria.
 
- bi
 
[svetlana bekyarova]
 

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